Scrittura Creativa: ideare la trama

Creare la trama è il compito più difficile che ogni scrittore in erba deve affrontare. Rivelazioni scioccanti, colpi di scena e indizi sottili sono solo alcuni degli ingredienti per la riuscita di un romanzo.

Alcuni scrittori abbandonano l’impresa già all’inizio. «La trama non mi interessa», dicono. Ma di sicuro interessa ai lettori (e alle case editrici!). Anche se molte volte i personaggi sono il punto d’interesse del romanzo (molte volte, se non sempre), è la stessa trama che crea il loro interesse, l’interesse dei personaggi. Poiché sono i personaggi che vivono le storie e in una storia che si rispetti, i protagonisti sviluppano loro stessi attraverso le azioni, i pensieri e le motivazioni scatenati dalla trama. 

Nel libro Scrivere un romanzo, Donna Levin afferma «Un romanzo non è incentrato su un giorno ordinario nella vita del vostro personaggio, è su uno straordinario giorno, o settimana, o anno». La trama è l’impalcatura di un buon libro, le fondamenta solide e stabili di una bella storia.

Intanto, una definizione: la trama è una serie di eventi legati da un rapporto causa – effetto che nascono da una lista di conflitti sempre più intensi e che alla fine dimostrano una premessa. In seguito, vedremo anche cosa significa premessa; per ora concentriamoci sulla trama.

– Elementi costitutivi della trama –

  • Il Conflitto

Il primo elemento, il più importante, regge l’intero edificio della trama: il conflittoQuesto può essere interno (interno al personaggio) o esterno. Ad esempio, un conflitto interno potrebbe vedere come protagonista una donna che si diletta in relazioni sentimentali con più uomini, senza sapere chi scegliere. Un conflitto esterno, invece, potrebbe essere incentrato sulla voglia di un uomo di viaggiare ostacolata dalla poca disponibilità economica. In entrambi i casi, a grandi linee, il conflitto può essere definito per tappe: il protagonista vuole qualcosa – ma non può averlo per colpa di un ostacolo – si crea conflitto (interno o esterno che sia).

L’errore in cui gli scrittori meno esperti cadono spesso è quello di far risolvere troppo in fretta (o al contrario troppo lentamente) un conflitto. In realtà, il personaggio deve lottare per risolvere un conflitto ma quando questo è risolto, si deve intensificare o se ne deve creare un altro. Certo, non si auspica una storia senza fine in cui il personaggio è sempre alle prese con qualche problema, ma un buon romanzo sa intensificare il desiderio del personaggio, portandolo a dover lottare di più per ottenere ciò che vuole.

Questa la definizione di alzare la posta in gioco: il lettore deve provare le stesse emozioni del personaggio (o quasi) e quindi la paura, l’amore, il desiderio devono sempre essere alimentate fin quando non arriva la conclusione del romanzo.

  • Il Capovolgimento

Un altro elemento costitutivo della trama, di cui vale la pena parlare per spargere le basi della struttura di un romanzo, è il capovolgimento. Come portare i personaggi dalle stelle alle stalle o viceversa? Una definizione semplificata potrebbe essere quella del colpo di scena, ma non è la più corretta. Un capovolgimento deve sempre (e dico sempre) essere giustificato, sensato e coerente. I lettori sono furbi e si sentiranno delusi se, improvvisamente, il vostro protagonista cieco riesce a vedere: non prendeteli in giro. Siate onesti e pensate a una situazione reale, o perlomeno verosimile, che possa giustificare il capovolgimento di una situazione. Chiedetevi cosa potrebbe cambiare adesso? cosa si potrebbe scoprire?

  • I Personaggi

I personaggi sono parte essenziale di un romanzo e, per questo, anche della trama. Date loro delle motivazioni validecoerenti. Ad esempio, il vostro cattivo vuole un gattino? Perché? Risulta coerente con il personaggio? I valori e la personalità dei vostri personaggi devono essere un aiuto per la trama e non un ostacolo. Date loro anche delle paure nascoste che possano intensificare i conflitti e drammatizzare i capovolgimenti. La tua protagonista ha paura dell’acqua? E se venisse invitata alla festa di quel ragazzo che le piace tanto e lui le chiedesse di fare un tuffo in piscina? Ancora, utilizzate il dialogo come fonte primaria di caratterizzazione del personaggio, ma anche per sviluppare la trama. Un dialogo che non serve a nulla, messo lì per riempire una scena o per dare un indizio, è tanto spiacevole quanto una brutta trama e annoia il lettore.

Dice Jessica Page Morrel in Master di scrittura creativa «La migliore narrativa è quella che riesce a toccarci in profondità. Gli scrittori […] spesso si comportano come degli illusionisti, portando l’attenzione su ciò che vogliono, creando suspense per poi sorprendere il pubblico».

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Il mio precedente articolo.

A presto,

Gloria.

10 risposte a “Scrittura Creativa: ideare la trama”

  1. bell’articolo. In molti sottovalutano la stesura preventiva di una trama coerente. Lo scrittore non può permettersi il lusso di farsi sorprendere dalla propria trama

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    • Certo, sono d’accordo! Ideare la trama è il passo più difficile, bisogna almeno avere una giusta struttura di base! Poi, ovviamente, le azioni si svolgono sulla carta e spesso sono spontanea conseguenza di una bella impalcatura di fondo! Grazie per il commento!

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  2. Articolo molto utile!
    Purtroppo è difficile ideare e costruire un’ottima trama, spesso si inciampa in errori stupidi, ma le differenze tra una trama ben fatta e una no sono evidenti (e portano grandi soddisfazioni).

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    • Sono d’accordo! Gli errori sono spesso ingenui e purtroppo sono incentivati dai falsi miti delle “ricette per trame perfette”. Grazie per il commento! A presto, Gloria

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