Per essere uno scrittore occorre saper osservare la natura umana e tradurre i risultati della propria osservazione in un personaggio verosimile che, pur non essendo una persona reale, rispecchia tutte o quasi le qualità dell’essere umano.
Nel libro “The Art and Craft of Novel Writing”, Oakley Hall evidenziava: Non è sufficiente creare un personaggio assemblando delle caratteristiche […] Il personaggio deve essere creato sulla pagina, compiuto e vivo, il suo respiro deve condensarsi nell’aria.
L’esperienza umana implica una certa quantità di sbagli e, come nella vita, anche sulla carta un personaggio deve affrontare quelle situazioni che conducono a un bivio. Un bivio che non sempre porterà a una strada giusta e a una sbagliata ma, il più delle volte, a due strade semplicemente differenti.
Il lettore vuole essere trascinato dai sentimenti, dai conflitti, dalle vittorie, dalle paure e dai segreti dei personaggi. Questo prende il nome di coinvolgimento emotivo senza il quale difficilmente si raggiunge l’interesse del lettore alla storia. Il più vecchio motto sulla scrittura è: «Non raccontare, mostra». Per la caratterizzazione del personaggio questo motto è l’unica soluzione che centra il risultato desiderato.
Confrontiamo i passaggi:
DIRE – Era una donna odiosa e irriverente, detestata da tutti per la saccenteria con la quale si esprimeva e per quel brutto vizio del fumo.
MOSTRARE – Vanessa aspirò il fumo dalla sigaretta e riempì la stanza di una nebbia fitta e puzzolente. «Non sei abbastanza bello per me» disse a Philip. «Merito molto di più di un uomo mediocre».
Il secondo punto è decisamente più efficace. Il motivo per cui si deve tentare di mostrare il più possibile e di raccontare poco è che il lettore può (e deve) trarre da sé le conclusioni sul personaggio che voi gli mettete davanti. A chi starebbe simpatica una donna come Vanessa?
Il personaggio si rivela in primis attraverso le proprie azioni ed è così che lo scrittore deve mostrarlo (caratterizzarlo) al lettore. Il dialogo è la tecnica più immediata attraverso la quale potete sviluppare la caratterizzazione del personaggio. Appena apre bocca rivela molto di sé: l’istruzione, il senso dell’umorismo, il posto dove è cresciuto ecc. Ma esistono anche altri modi per mostrare: l’abbigliamento, il modo di camminare, la reazione a un evento traumatico, gli ambienti in cui vive, la macchina che guida, la sua filosofia o religione, gli antefatti e quindi l’influenza del passato sul presente e ancora ciò che il personaggio pensa di sé stesso.
In “Consigli ai giovani scrittori”, Charles Baudelaire osservava: In amore come in letteratura, le simpatie sono involontarie.
Pur involontarie, anche le simpatie e le antipatie dei vostri personaggi possono essere indirizzate. Il lettore elaborerà ogni informazione e, se avrete lavorato bene, catturerà il senso che volevate dare al personaggio.
Qualche esercizio potrà essere utile:
- Scrivete la biografia del personaggio: dove è nato, quando, il suo passato, gli eventi che lo hanno cambiato ecc.
- Avvaletevi del metodo dell’intervista: provate a intervistare un vostro personaggio ponendogli delle domande e verificate che siano coerenti con l’idea che vi siete fatti di lui.
- Sottolineate i dialoghi: evidenziate in differenti colori i dialoghi dei personaggi e rileggete solo quelli cercando di capire se il loro tono è riconoscibile, se hanno intercalari o modi di parlare facilmente rintracciabili.
Qui il mio precedente articolo: Scrittura Creativa – le basi
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A presto,
Gloria
12 risposte a “Scrittura Creativa – caratterizzare il personaggio 1”
Molto utile! Grazie 😊
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Mi fa piacere che sia stata d’aiuto!
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[…] Il mio precedente articolo […]
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[…] Il mio precedente articolo di Scrittura Creativa. […]
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[…] lui le chiedesse di fare un tuffo in piscina? Ancora, utilizzate il dialogo come fonte primaria di caratterizzazione del personaggio, ma anche per sviluppare la trama. Un dialogo che non serve a nulla, messo lì per riempire una […]
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[…] e originalità. Non riproducete tipi stereotipati, ma tipi riconoscibili. Perché quel ragazzo è ombroso? Perché lei è una zitella? Non cadete nemmeno nei tranelli […]
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[…] la voce unica del personaggio, dunque caratterizzarlo, è un’operazione complessa e dispendiosa in termini di tempo, ma quando la voce è così […]
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[…] personaggi di un romanzo sono sicuramente il punto di interesse di qualunque buona trama: la loro caratterizzazione è essenziale per far in modo che un personaggio sia credibile, verosimile e coerente. Ma è la […]
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[…] Qui, l’articolo sulla caratterizzazione: Scrittura Creativa – caratterizzare i personaggi 1 […]
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[…] con esso. Qui sta l’importanza della caratterizzazione (lascio il link a un articolo in merito: Scrittura Creativa – caratterizzare il personaggio 1) il personaggio deve possedere un Io definito per poter rispondere a ogni sollecitazione da parte […]
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[…] il mio precedente articolo (Scrittura Creativa – caratterizzare il personaggio 1), ho deciso di approfondire l’argomento della caratterizzazione e di analizzare passo dopo passo […]
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[…] Scrittura Creativa – caratterizzare il personaggio 1 […]
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