Scrivere per Mestiere – come scrivere un saggio

Editor Gloria Macaluso

La scrittura non è solo un’arte creativa, ma anche un mestiere che necessita di regole e indicazioni strutturali precise. Ognuno di noi, prima o poi, si è dovuto confrontare con un tipo di scrittura non creativa, un agglomerato di tecnica, precisione e ricerca, spesso necessario per incarichi lavorativi e professionali.

Per questo ho deciso di inaugurare una nuova categoria, quella dello Scrivere per mestierein cui mi concentrerò sulle tipologie di testi più diffuse in ambito lavorativo, che potete trovare nel mio sito di Editing QUI nella sezione dedicata al GhostWriting.

COS’È IL SAGGIO

Innanzitutto è bene avere presente cos’è un saggio, cioè che tipo di testo si deve avere presente quando ci si appresta a scrivere un saggio.

Il saggio è un testo argomentativo, ovvero un testo che argomenta, appunto, una propria tesi, un problema o un determinato tema. La tesi può essere spiegata e difesa o spiegata e accusata: lo scopo di un testo argomentativo è persuadere il lettore della validità di quanto viene detto o, in questo caso, scritto.

I saggi possono essere paragonati ai discorsi politici, alle arringhe degli avvocati o ai sermoni dei sacerdoti: trattano problemi sociali, filosofici, ambientali e così via.

Ogni saggio può avere un tema differente, ma tutti hanno lo stesso scopo – convincere i destinatari – e lo stesso modo in cui si cerca di raggiungere il suddetto scopo, modo che consiste nel dimostrare e spiegare il proprio argomento e la propria opinione, ovviamente con varianti di stile e attitudini dello scrittore stesso.

DOCUMENTARSI

Prima di immergersi nella scrittura di un saggio, è d’obbligo ricercare informazione e documentarsi in merito all’argomento che vogliamo trattare. Non possiamo pretendere di scrivere un saggio di astrofisica se non sappiamo nemmeno la composizione dell’universo. Per scrivere questa tipologia di testo dobbiamo conoscere a fondo il tema di cui tratta e, in seguito, informarci per recuperare esempi e opinioni necessarie a dimostrare la propria e confutare altre opinioni contrastanti.

La documentazione migliore è quella sul campo: sapere di cosa si parla vuol dire, molto spesso, averlo vissuto o sperimentato. Oltre a questo, è necessario informarsi attraverso i documenti ufficiali, le statistiche, le informazioni pubbliche e quelle meno conosciute.

Fare attenzione alla veridicità delle fonti è fondamentale per aggiungere credibilità alle vostre opinioni: valutare, spiegare e persuadere il lettore è di fondamentale importanza per la riuscita del saggio.

Per fare qualche esempio: La letteratura e il male di Georges Bataille, in cui l’autore argomenta splendidamente il legame indissolubile tra lo scrivere letteratura e il male visto come senso di colpa attraverso l’analisi di autori come Kafka, Proust, Emily Brontë e Baudelaire (di cui trovate un mio precedente articolo qui: Baudelaire – Consigli ai giovani scrittori). Oppure, La vita è una guerra ripetuta ogni giorno di Oriana Fallaci, in cui la giornalista spietata e meravigliosamente cruda spiega perché odia la guerra, da dove nasce quest’odio e perché la guerra è sempre in agguato anche negli apparenti periodi di pace. Come posso, poi, non parlare di Virginia Woolf e del suo Una stanza tutta per sé, sul quale ho scritto un articolo poco tempo fa Di cosa hanno bisogno le donne per scrivere un romanzo?

ARGOMENTARE

Per argomentare un’opinione è bene sapere a quali destinatari è rivolto il testo. Oltre al destinatario, bisogna avere chiara anche la destinazione del saggio stesso: pubblicazione scientifica o letteraria, divulgazione, rivista specialistica e così via.

Dopodiché si deve elaborare una tesi, la parte più importante del saggio. La tesi deve essere originale, persuadere il lettore e dimostrare le proprie argomentazione attraverso esempi vincenti e documentazioni veritiere e valide.

Ecco una lista dei minimi ed essenziali passaggi che possono formare il saggio:

  • Prendere in esame il tema che si deve affrontare richiamando alla memoria ricordi e fatti che ad esso si riferiscono.
  • Ricostruire e conoscere le opinioni più diffuse sul tema, spiegarle e confermarle o confutarle attraverso esempi e simili opinioni.
  • Decidere la tesi da sostenere sul tema: esaminare i pro e i contro di ogni possibile risvolto del tema e decidere da quale parte si vuole stare.
  • Scegliere le prove e gli argomenti che sostengano la propria tesi; l’efficacia delle argomentazioni dipendono spesso, se non sempre, dalla forza delle argomentazioni. In particolare, si possono suddividere i tipi di argomenti da scegliere:
    • fatti concreti – per sostenere la validità della tesi, l’autore utilizza fatti e fonti concrete, che possano essere provate e dimostrate dalla pubblica cultura e conoscenza;
    • autorevolezza – gli argomenti possono derivare da fonti autorevoli, cioè personaggi, associazioni o aziende che ricoprono un ruolo di grande rilievo rispetto al tema di cui si tratta.
    • logica – in questo caso, l’autore utilizza come prove gli effetti di un determinato avvenimento e li ripropone logicamente, lasciando dedurre ai propri lettori il significato che vuole trasmettere.
    • risultati concreti – oltre ai fatti concreti, anche i risultati sono una prova interessante da utilizzare come argomento di un saggio. Molto spesso, i risultati, più che le azioni, persuadono i lettori.
  • Dopo aver esposto le ragioni per cui ci siamo schierati da una parte, è necessario prevedere le possibili antitesi che il lettore potrebbe presentare alle vostre spiegazioni: una volta previste, debbono essere spiegate e confutate, altrimenti è meglio non inserirle.

SCRIVERE IL SAGGIO

Dopo la documentazione e l’informazione sugli argomenti, è giusto il momento di scrivere materialmente il saggio.

Per evitare di dilungarmi troppo, ecco a voi una schematizzazione.

  1. Definire il problema. Potete iniziare con un interrogativo o una scena che riproponga il tema sul quale volete discutere. Ad esempio, tanto per rimanere sul mio adorato tema femminista, potreste scrivere un saggio nel quale si analizzano i salari delle donne. Narrare una scena in cui una donna riceve la busta paga di fianco al suo collega uomo, potrebbe essere un buon inizio.
  2. Enunciare la tesi. Una volta presentato il problema, schieratevi da una parte o dall’altra: è giusto che le donne ricevano un salario minore rispetto ai colleghi uomini? In quali circostanze questo avviene? In quali lavori è più probabile che accada?
  3. Esporre gli argomenti a favore della tesi accompagnate da riflessioni , spiegazioni e relativi esempi.
  4. Esporre l’antitesi e gli argomenti che la supportano.
  5. Confutare l’antitesi attraverso l’utilizzo di prove che confermino la tesi.
  6. Concludere. La conclusione è spesso una rievocazione della tesi che, forte degli argomenti prima trattati, si presenta sotto una luce più chiara.

Questa è la variante più diffusa nella struttura dei saggi, ma esistono molteplici possibilità, forse più complicate, per scrivere un saggio valido. Ad esempio, si potrebbe decidere di enunciare la tesi alla fine del teso, come logica deduzione di tutto quanto prima detto oppure si potrebbe non inserire l¢antitesi, come a sottolineare che non esiste obiezione possibile.

SUGGERIMENTI TECNICI

Infine, una piccola lista di consigli sintattici e strutturali, riguardo all’utilizzo di vocaboli e espedienti.

  • Utilizzare correttamente i connettivi per facilitare la comprensione della tesi: quindi, di conseguenza, perciò, in primo luogo, infatti e così via.
  • Dare rilievo al lettore, cioè tenere presente a che nicchia di destinatari è rivolto il saggio: età, cultura, conoscenze, livello di istruzione, sesso e interessi.
  • Non prendere il controllo della prima persona. La stragrande maggioranza dei saggi è scritta in prima persona, ma l’autore non deve mai sopraffare il tema stesso, cercando di dare alla sua individualità il minor rilievo possibile, a meno che non si raccontino esperienze personali.
  • Inserire brevi porzioni di altri testi come articoli o citazioni che accrescano il valore della propria tesi.
  • Utilizzare un lessico appropriato e orientato in base al pubblico e all’argomento che si affronta.
  • Infine, naturalmente, non posso che sottolineare l’importanza della revisione del saggio, che deve essere il più accurata possibile e capace di individuare eventuali errori o incongruenze.

***

Conclusioni. In questa piccola guida ho sintetizzato le basi per la stesura di un saggio, ma mi sento di darvi un ultimo consiglio scrivete seguendo le vostre vere convinzioni e seguite ciò che la mente e il cuore vi dicono: non esistono temi inaffrontabili o tabù, anche il coraggio è un utile strumento di scrittura

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A presto,

Gloria

13 risposte a “Scrivere per Mestiere – come scrivere un saggio”

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