Scrittura per mestiere: email di collaborazione e come presentarsi

articolo aggiornato: marzo 2023

In questa rubrica ho deciso di trattare tutte le probabili “scritture” che possano essere utili a chi, come me, scrive per mestiere. Nei due articoli precedenti ho trattato dei saggi (QUI) e del copywriting (QUI), oggi mi concentrerò sulle email di collaborazioni, di come strutturarle e quali termini utilizzare.

Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell’essere umano, dice Coelho. Ed è questo il punto dal quale dobbiamo partire quando scriviamo una email di collaborazione: siamo esseri umani, non macchine, e come tali possediamo sentimenti, desideri, idee e aspirazioni.

Durante la settimana di lavoro ricevo almeno una decina di email completamente anonime. Il mittente ha un nome, certo, ma il contenuto non rispecchia né la sua personalità né tantomeno sembra interessarsi al mio lavoro. Una volta mi è capitato di riceverne una in cui mi si chiedeva di “leggere senza impegno il manoscritto inviatole e riflettere su una possibile pubblicazione”.  Insomma! Io non sono certo una casa editrice.

Perciò il primo consiglio spassionato che mi sento di darvi, prima ancora di passare alla fase “tecnica”, è quello di essere originali, di studiare la persona al quale volete inviare una email, di personalizzare ogni singola parola – pur avendo una scaletta più o meno definita, come una sorta di format– e di ricordarvi sempre e comunque che dall’altra parte c’è un essere umano che deve interessarsi a ciò che dite, incuriosirsi e ascoltarvi.

Per fare tutto ciò ho riassunto in tre punti il modo migliore, a mio parere, per approcciarsi all’invio di un’email di collaborazione. Iniziamo.

CONOSCETE IL VOSTRO INTERLOCUTORE

Come detto prima, è necessario studiare il destinatario della vostra email. Se vi state rivolgendo a una Casa Editrice, studiate la sua collana e le sue pubblicazioni (dunque leggete i suoi testi, visitate il suo sito, conoscete le persone che ci lavorano e così via); se parlate con un blogger, leggete i suoi articoli e cercate di capire la sua linea di preferenza.

Una volta approfondita la conoscenza, trovate l’incipit perfetto. “Gentile Sig.re XXX le scrivo per chiederle di visionare il mio manoscritto” oppure “Ciao, XXX che ne dici se facciamo una collaborazione” sono esempi pessimi.

Il modo migliore per cominciare è quello di esprimere la vostra idea. E per questo la vostra idea deve essere, per il destinatario, interessante almeno nel potenziale.

Se volete collaborare con una Casa Editrice, magari per recensire un loro libro, potreste iniziare con: “Gentile XXX, ho letto con molto piacere il Vostro libro YYY della collana ZZZ e trovo la Vostra linea editoriale in completo accordo con i miei gusti. Mi piacerebbe poter recensire il libro AAA nella mia rubrica BBB e ho un’idea in merito al modo in cui potremmo promuoverlo attraverso un concorso, ecc”.

Ecco, questo è il modo giusto per iniziare.

RIVOLGETEVI ALLA PERSONA GIUSTA

Ogni Casa Editrice, testata, impresa ha un referente per le email di collaborazione. Se non lo trovate, chiedete informazioni all’email generale (di solito info@azienda.it/com)

Solitamente, è l’ufficio stampa a occuparsi di questioni collaborative, perciò quando scrivete l’email rivolgetevi nome e cognome alla persona precisa. Siate cordiali e date sempre del “lei”, esprimendo con sincerità e chiarezza la vostra idea e il motivo per il quale questa determinata persona dovrebbe interessarsene.

SIATE ONESTI

L’errore più grande nel domandare una collaborazione è credere che basti ricevere un “sì”. Siate onesti in merito alle vostre capacità e al tempo che potete dedicare a quella precisa idea.

Siate onesti anche con voi stessi e chiedetevi: sono in grado di affrontare questa collaborazione? Il punto vale anche quando siete voi a ricevere una email in cui vi vengono proposte determinate idee.


Questi, in linea di massima, i principi del buon senso per scrivere un’email di collaborazione. Aggiungo qualche accorgimento formale:

  • Evitate i saluti sterili “Buongiorno” e “Buonasera”, meglio un “Gentile”, ma non siate nemmeno referenziali: non state chiedendo un incontro alla regina!
  • Non mandate email nei festivi e dopo le 18:30. Ricordiamo? Siamo persone, abbiamo altre cose da fare.
  • Chiudete in bellezza, ma non cercate di impietosire, un “sperando che le mie parole possano interessarvi” è più che sufficiente.
  • Utilizzate una firma pre-impostata (in gmail si trova nelle impostazioni) con i link al vostro sito web, pagina e i vostri recapiti.
  • Allegate un media-kit, ovvero un documento in cui analizzate le statistiche del vostro sito (se degne di nota) e i risultati finora ottenuti.

Passiamo adesso al vero succo della questione: chi siete e cosa volete chiedere. Mettiamo caso che, come me, voi abbiate un blog: vi piacerebbe poter collaborare con una testata, magari più conosciuta, attraverso una serie di articoli. Presentarvi con questa idea potrebbe essere un po’ eccessivo.

Iniziate abbozzando l’idea per una collaborazione singola, pur non omettendo il vostro intento di renderla continuativa, chiedendo ad esempio di poter intervistare un autore del blog per porre domande su una questione specifica. Le interviste sono sempre un ottimo modo per iniziare.

Preparate una serie di domande come esempio e verificate che siano tutte – ripeto: tutte – in linea con le preferenze del blog. In esse, potreste introdurre domande a una recensione precisa, a un volume, a un argomento che hanno trattato in precedenza. Lo stesso vale per le Case Editrici.

Pensate adesso a come presentarvi; per questo punto vale tutto ciò che ho scritto prima: conoscenza, riferimenti e onestà. Parlate apertamente, ma non in modo noioso, delle vostre preferenze e delle vostre passioni, dei risultati ottenuti e dei progetti futuri. Con questo non voglio dire che dovete scrivere il racconto della vostra vita, ma sicuramente dovete dare l’idea di chi siete e di cosa volete.

Winston Churchill diceva che il successo non è mai definitivo e l’insuccesso non è fatale: ciò che conta è il coraggio di continuare.

Ecco un semplice esempio dal quale potreste partire:

Gentile Sign.re XXX,

mi chiamo AAA BBB e sono una blogger/una editor/una lettrice/una giovane ragazza appassionata di scrittura (o qualsiasi altra cosa). Ho letto con attenzione la vostra raccolta di racconti intitolata YYY della collana editoriale ZZZ e ne sono rimasta molto colpita, sopratutto in merito all’esasperazione che l’autore pone su GGG e su HHH.

Le scrivo questa mia per sottoporle un’idea di collaborazione in merito al volume CCC della vostra collana ZZZ. Il volume in questione sembra in perfetto accordo con le mie conoscenze in merito all’editing e mi piacerebbe poterlo recensire all’interno di un articolo nel mio blog.

Il mio progetto è quello di parlare dell’argomento DDD espresso in maniera chiara nel volume CCC e impostare la tesi sul fatto che l’argomento DDD si allinea con l’evento di UUU al quale ho partecipato e sulla quale ho già scritto un articolo che potete trovare a questo LINK.

In allegato troverà il media-kit del mio blog e in calce tutti i link di riferimento. Le allego anche un articolo inedito sull’argomento DDD del quale le parlavo.

Sperando di avere presto vostre notizie,

Cordiali Saluti

AAA BBB

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Spero che questo breve articolo vi abbia dato qualche consiglio in più su come scrivere una buona email di collaborazione! Cliccate QUI per scoprire come scrivere un articolo per il web!

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A presto,

Gloria

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