Un mondo senza plastica – LovePlanet #1

Salvare il pianeta - Editor Gloria Macaluso

Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare.

Andy Warhol

Cari lettori, so che tra di voi c’è chi, come me, si impegna ogni giorno per non essere un peso per il nostro pianeta. In questa nuova categoria di articoli vorrei dare il mio contributo attraverso le piccole cose che ho imparato e i piccoli sacrifici che ognuno di noi può fare se solo ci decidessimo a considerare importanti le nostre azioni. Ci sono 7 miliardi di persone sulla terra, pensate cosa si potrebbe raggiungere se ognuno sapesse che le proprie decisioni hanno un’impatto sul nostro stupendo pianeta.

Ho fatto un esperimento. Un anno fa ho iniziato a pesare i sacchetti di plastica che diligentemente ogni venerdì metto fuori dal cancello. Ogni sacchetto pesava in media 1,5 kg. Facciamo un breve calcolo: 1,5 kg x 4 settimane x 12 mesi = 72 kg di plastica che non è finita nelle discariche dell’indifferenziata e nemmeno nel mare. Settantadue chilogrammi, signori. Io ne peso 65. Quindi, ognuno di noi ha un impatto sul pianeta, anche la più piccola famiglia.

In questo articolo vorrei elencarvi in breve alcuni accorgimenti e qualche consiglio per la salvaguardia del pianeta, della NOSTRA Terra, dei NOSTRI animali.

“Non è la mia spazzatura, ma è il mio pianeta” – foto di Laura in Waterland

I più comuni, efficaci e conosciuti metodi #plasticfree e #loveplanet

  1. Bottigliette riutilizzabili, meglio di alluminio. Si stima che una bottiglietta d’acqua riutilizzabile sostituisca circa 1700 bottigliette di plastica, e quindi 1700 € rispiarmiati. Impressionante.
  2. Per i fumatori incalliti (e sono tra voi), il posacenere “da borsetta”. Inoltre, dividete la plastica del filtro da gettare nel contenitore della plastica.
  3. Frutta e verdura pesata “singolarmente”. Se dovete acquistare due zucchine, pesate sulla bilancia una zucchina alla volta (vale per tutti gli ortaggi e frutta, ovviamente). La cassiera forse vi guarderà male, ma io me ne frego.
  4. Cercate di non acquistare prodotti confezionati nella plastica. Ad esempio, non capisco proprio perché le confezioni del tè siano così “implasticate”: hanno già un contenitore di cartone!
  5. Quando è possibile, utilizzate i mezzi pubblici o organizzate macchine di più colleghi/amici per spostarvi!
  6. Borse, borsette… no alla plastica! Portate con voi una borsa di tela o quelle riutilizzabili acquistabili nei supermercati stessi.
  7. Bevete caffè d’asporto? Compratevi una bella mug di ceramica e riutilizzatela.
  8. Spazzolini di legno o cambio delle testine, ma niente confezioni di plastica.
  9. Portapranzo e posate di metallo.
  10. Prodotti cruelty-free… è il minimo!

Qui di seguito, un immagine per distinguere le confezioni e aiutarvi nella raccolta differenziata.

Proprio ieri sera ho rivisto un servizio delle Iene sulle miniere illegali di mica in India (QUI) che vi consiglio di guardare. Donne, stiamo attente ai nostri cosmetici!

Ancora, un progetto davvero entusiasmante è quello della piattaforma di ricerca ECOSIA: utilizzatela come applicazione sul cellulare o come browser del vostro PC. Non dovete acquistare nulla, ma i ricavati della pubblicità serviranno per piantare alberi! Con circa 45 ricerche, si pianta un albero nel mondo!

Un altro progetto è quello supportato da Treedom: che ne dite di regalare un albero per Natale? Se regalate un Baobab nel Kenya ridurrete le emissioni di CO2 di circa 3000 kg. Il destinatario riceverà una mail, un messaggio o un biglietto che lo informa del regalo!

Inoltre, è bene che consideriate un qualsiasi prodotto nella sua interezza. Se uno spazzolino di bamboo è infiocchettato in una confezione di plastica non degradabile, allora che senso ha? Se acquistate frutta e verdura a km 0 ma le impacchettate nelle borsette di plastica, qualcosa è andato storto! E se fate la raccolta differenziata, ma gettate le sigarette nei tombini… be’, ho detto tutto!


Quali sono i vostri consigli per prendersi cura della nostra casa?

A presto,

Gloria

@editorgloriamacaluso

Una replica a “Un mondo senza plastica – LovePlanet #1”

  1. Un mio caro amico mi ha regalato una bottiglietta in alluminio e ancora non mi sono deciso a utilizzarla. Brutta bestia l’abitudine! Complimenti per l’articolo,è un piacere leggerti.
    Un saluto,
    Stefano

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