Era sempre più chiaro che, lo volessimo o no, avremmo baciato i piedi di Santo Spiridione. Mi girai e vidi mamma che faceva sforzi frenetici per raggiungermi […] Alla fine, disperata, mandò a farsi benedire la prudenza e al di sopra di quella marea di teste mi sibilò: «Di’ a Margo… che non baci… baciate l’aria… baciate l’aria.»
La mia famiglia e altri animali, Gerald Durrell
Alcuni libri, alcune storie, io credo ti rimangano nel cuore. La mia famiglia e altri animali, (QUI) alla seconda rilettura, è per me uno di quelli.
È la storia dei cinque anni trascorsi da Gerry (l’autore, Gerald Durrell) e dalla sua famiglia nell’isola greca di Corfù, la storia nostalgica di una perenne estate di scoperte, liti, amici e feste.
Larry, Leslie e Margo, insieme a mamma e a tutte le comparse nella famiglia Durrel, ne combinano letteralmente di tutti i colori – da un incendio sventato per un’ubriacatura e un’insolazione a un miglio dalla costa – ma soprattutto la lente attraverso la quale godiamo di questa storia (quella di Gerry bambino, esploratore che raccatta animali di tutte le razze su per gli uliveti e i boschi greci) è quella che più di tutte fa vivere le creature che popolano il libro: la lente della meraviglia della natura.
Durrel esplora le colline, le pianure, gli uliveti e le paludi (con esiti non sempre felici per la famiglia) alla ricerca meticolosa di esseri viventi da studiare, adottare e – ahi! – infilzare. Faremo la conoscenza del geco Geronimo e del gufo Ulisse, delle gazze Garze, dei cuccioli Pipì e Vomito e della mantide Cerfoglio. Anche un piccolo insetto diventa, in quest’opera che pullula di vita, un protagonista indimenticabile – ve lo assicuro.
Questa è la storia dei cinque anni che ho trascorso con la mia famiglia nell’isola greca di Corfù. In origine doveva essere un resoconto blandamente nostalgico della storia naturale dell’isola, ma ho commesso il grave errore di infilare la mia famiglia nel primo capitolo del libro. Non appena si sono trovati sulla pagina, non ne hanno voluto sapere di levarsi di torno, e hanno persino invitato vari amici a dividere i capitoli con loro.
Forse perché anche io, dei ricordi d’infanzia, ho memorie al tramonto distesa in mezzo alla sabbia o lungo la sponda di un fiume, o forse perché la famiglia di Gerald Durrell è così simile a tutti noi, ma questa storia è tra quelle che mi più mi hanno scaldato il cuore.

Se state cercando un libro di un’innocente ilarità, dolcemente esilarante, di una stravagante malinconia e di una nostalgia crepuscolare, allora questo è quello giusto. ♥️
Gerald Durrell, con i suoi libri e la sua vita, ci ha la lanciato una sfida: “Gli animali sono la grande maggioranza senza voto e senza voce, che può sopravvivere solo con il nostro aiuto”: Durrell Wildelife https://www.durrell.org/
Qual è il libro che più potete definire “del cuore”?
A presto,
Gloria
