Eccoci, abbiamo appena cliccato il tasto “invio” all’e-mail per l’editore. Il nostro dattiloscritto, letto e riletto migliaia di volte, è perfetto. La storia è originale, gli stereotipi sono stati eliminati, il climax c’è, eccome, i personaggi hanno carattere. Tutto perfetto. Siamo soddisfatti, ce la ridiamo. E, proprio perché siamo orgogliosi, riprendiamo il libro e lo leggiamo ad alta voce agli amici. Ed eccolo, eccolo lì, un refuso a pagina 20. C’è scritto “corrugare” al posto di “camuffare”. Panico. Poi, a pagina settantadue, una virgola è nel posto sbagliato. Panico vero. L’editore scarterà il libro, nessuno mai ci pubblicherà più, disastro, fine della nostra carriera. Addio, mondo.
Ma è davvero così?
No. Non disperiamo, qualche refuso non rovina una storia. Qualche, ovviamente, non un libro pieno. Il fatto è che qualche refuso (ecco, magari non proprio in prima pagina) non comprometto la bontà di un invio all’editore. Questo perché i romanzi non vengono approvati e stampati immediatamente: dopo l’invio alla CE, se il testo viene accettato, l’editore deve occuparsi del lavoro editoriale, appunto, attraverso la lettura, l’editing e la correzione di bozze, per poi passare alla parte grafica e promozionale. Ci sono, insomma, un bel po’ di passaggi da tenere a mente, quindi un refuso, o due o tre, in un libro di 300 pagine non inficerà in alcun modo la vostra proposta editoriale.
Questo significa che possiamo fregarcene? Certamente no: meglio un libro arriva alla redazione, più è facile che il libro stesso venga pubblicato, e questo perché il dispendio di energie (e quindi il rischio d’impresa) dell’editore va a snellirsi. È spesso una questione di tempo è soldi; è quasi sempre una questione di tempo e soldi, purtroppo.
Detto questo, torniamo un attimo sulla questione “prima pagina”.
Spesso, questo sì, un editore non ti pubblica per un refuso in prima pagina. Potrà sembrare una valutazione troppo severa, eppure non lo è. Ma devo tornare ancora sulle mie parole: “un editore non scarterà il tuo manoscritto per un refuso, ma potrebbe farlo se ne trova uno in prima pagina”. Ecco, così è perfetto.
Perché?
Perché se c’è un refuso in prima pagina, se c’è un “qual’è” o un “pò” o un “un’asino” vuol dire che non hai riletto il tuo libro, tu che l’hai scritto. Significa che non lo hai riletto abbastanza e che non ti sei preoccupato di farlo leggere a qualcuno; che non ne hai avuto cura, che non hai dato tutto, che non sei stato attento o attenta.
Nel testo, anche dopo mille riletture, ci sarà quasi sempre un refuso (è pressoché fisiologico), ma non nella prima pagina – e intendo per prima almeno le prime 10.
Oltre all’ortografia e alla grammatica, ecco una serie di refusi o errori di battitura (o errori veri e propri) da ricontrollare (ma è davvero una lista breve rispetto alla quantità di cose da controllare):
- d eufoniche dove non dovrebbero esserci
- E’ al posto di È
- Doppi spazi dappertutto
- Finchè (perchè, pressochè) – l’accento deve essere acuto, “é”
- Trattini corti (-) al posto di quelli lunghi (–) per dialoghi e incisi
- Paroleappiccicate
- Spazio prima della virgola , così
- Mancanza di spazio dopo la virgola,così
- Questi segni <> (maggiore/minore) usati come virgolette al posto di «»
- Parole scambiate, come si al posto di di
Insomma, più riletture (magari con l’aiuto di beta reader e professionisti) vi salveranno da questi orrori! Ehm: errori.
A presto,
Gloria

5 risposte a “Invio del romanzo: quanto contano i refusi?”
Molto interessante e utile per gli aspiranti scrittori.
Credo che molti dovrebbero esplorare un po’ le capacità del proprio software di videoscrittura (Words, Libre Office…) per vedere come inserire i caratteri giusti come “È” oppure le famosa virgolette.
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Sono pienamente d’accordo!
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La revisione del testo è una delle parti fondamentali prima della presentazione all’editore. Talvolta leggo ad alta voce per capire se i segni di interpunzione sono collocati adeguatamente.
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La lettura ad alta voce è fantastica! In più, io ogni tanto uso lo strumento di lettura Word che con la sua (orribile) voce metallica scova davvero tutti i refusi quando ho gli occhi pieni da quel testo!
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Vero, fa un effetto però è utile.
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