Un giorno troverò le parole giuste, e saranno semplici.
Jack Kerouac
E rieccoci a chiacchierare (dopo questo vecchio articolo) dei migliori manuali e testi di scrittura che, secondo me, sono attualmente in circolazione.
In questo articolo ve ne cito tre; due relativamente nuovi e uno must have.
Iniziamo?
La caffettiera di carta, di Antonella Cilento per Bompiani (2021)
“Mi sono svegliata pensando a come bollono le storie”. Per chi mi segue nelle altre terre del web questa frase è diventata una tortura, perché la ripeto spessissimo, ma non posso trattenermi dal farlo. Insomma, leggete: come bollono le storie. Non è un’immagine meravigliosa? Perché è questo che fanno, le storie che abbiamo dentro, bollono e ribollono, evaporando un po’, a volte troppo in fretta, a volte male, ma a volte anche squisitamente.
Quello che fa Cilento è farci vedere, da dentro la pentola, tutte le bolle, ogni singola particella d’acqua e di vapore, il modo in cui galleggiano le cose, sviscerando le storie a partire da chi le ha scritte.
È un testo che si legge come un romanzo, uno dei pochi, tra l’altro, gonfio di esempi meravigliosi, citati da scrittori e scrittrici a volte sottovalutati. Si analizza l’ispirazione, e come tirare fuori le storie dalla vita (“rubare dalla”) e poi si viaggia su tutti gli elementi narrativi fondamentali, più nel profondo di semplici descrizioni e trucchi: in fondo, di trucchi non ce ne sono.
La caffettiera di carta, QUI.
Immaginare le store. Atlante visuale per scrittrici e scrittori, di Giulio Mozzi e Valentina Durante per Johan&Levi (2022)
Se cercate un libro di regole, guardate altrove. Io ne ho letti un’infinità, ne sono un po’ stufa, penso di esserne sazia; eppure, c’è spazio per altro. Infatti, se cercate un libro che vi faccia pensare alla scrittura attraverso dell’altro – qualsiasi “altro” – allora sì, allora è lui.
Non è un testo facile, ma racconta e si racconta con semplicità; ti parla. Attraverso le storie, attraverso immagini di storie, e immagini di immagini di storie, questo libro, con la scrittura avvolgente di Giulio Mozzi e quella suggestiva di Valentina Durante, ti risucchia. E ti fa riflettere su tutti gli aspetti di una storia, non con un elenco a punti, non con paragrafi definiti, ma con improvvise grandi-piccole rivelazioni.
Ve ne lascio una: «Un mondo [quello delle storie] nel quale, contrariamente a ciò che accade nel mondo di cui hai esperienza, tutto ha un senso. […] La freccia del tempo, nell’immaginazione, viaggia all’incontrario: sono le conseguenze a generare le cause.»
Immaginare le storie, QUI
Scrivere un romanzo, di Donna Levi per Dino Audino (1996)
E qui un grande classico, il mostro sacro, a mio parere, per ottenere le basi di scrittura se si è proprio alle prime armi, con approfondimenti sui quattro pilastri della narrazione (personaggi, trama, atmosfera e stile), e un’ottima bibliografia.
Come tutti i testi di Dino Audino Editore, anche questo è uno dei più completi e interessanti. Levin spiega, passo passo, la struttura di un romanzo, che contiene una storia – e non è banale specificarlo.
Lo consiglio soprattutto a chi è all’inizio del percorso, sia che scriva e sia che editi (che ricordiamolo, sono capacità complementari), per avere una visione completa degli elementi narrativi fondamentali e qualche primo approfondimento sulla struttura narratologica.
Scrivere un romanzo, QUI



Ed ecco tutto, per ora.
A presto,
Gloria
