Gli esseri umani sono animali sociali: questa affermazione, se non attraverso elaboratissime e necessariamente supportate ipotesi, non può essere confutata, nemmeno dai più solitari.
La Sociologia – la branca delle Scienze Umane che ho deciso di affrontare oggi – è lo studio e l’analisi degli individui all’interno dei gruppi sociali, a partire dal primo nucleo, la famiglia, fino alle società più complesse.
Prima di entrare nel dettaglio, è doveroso ricordare che la Sociologia è figlia dell’età Illuminista, ovvero quel periodo storico che vede il pensiero razionale e la scienza trionfare sul pensiero popolare. In ambito accademico, fu Durkheim – sociologo del quale parleremo in un altro articolo – a portare la Sociologia tra le scienze ufficialmente riconosciute.
Intorno alla fine del XIX secolo, Bauman – sociologo polacco – conia il termine di società liquida. In primo luogo, è bene precisare che la modernità solida, secondo Bauman, era rappresentata dalle figure degli illuministi (a partire da Isaac Newton che fece uso della ragione per trasformare e stabilizzare la società).
Quando le certezze sociali (a partire dalla crisi economica) si sgretolano, la società, secondo Bauman, diventa liquida: l’assunto illuminista che la scienza sia in grado di risolvere e spiegare ogni fenomeno (sia naturale che sociale) perde di fondamento; scetticismo e apatia invadono gli individui rendendoli dipendenti gli uni dagli altri in una società globale.
Ecco, non entrerò nei dettagli sul consumo e sugli schemi economici perché non è l’argomento che mi interessa: quello che voglio fare è “piegare” la teoria di Bauman alla scrittura, usare le Scienze Umane per scrivere un romanzo.
La definizione di società liquida si curva perfettamente quando il nostro intento è scrivere un romanzo fantasy o fantascientifico: la scienza ufficiale non è più sinonimo di sicurezza. Ma questo è fin troppo semplice. Non basta, infatti, definire nuove “regole” scientifiche o di funzionamento naturale, bisogna far sì che le vecchie regola perdano valore. La definizione di Bauman non potrebbe esistere senza il contrasto con la modernità solida.
Potete piegare il concetto di liquidità quando affrontate un’epifania. Questo termine indica il momento in cui il personaggio scopre o apprende qualcosa che cambierà successivamente la sua visione del mondo – in questo caso scopre la liquidità del mondo, ovvero la sua imprevedibilità paradossale. Come dicevo prima, nei romanzi fantasy o fantascientifici è più scontato e semplice: la scoperta di un mondo parallelo, di poteri magici, di una macchina del tempo, di una profezia, ecc. Si tratta di rivelazioni che affrontano necessariamente il tema della modifica delle strutture conoscitive abituali e la scoperta di nuovi dogmi che rendono tutto estremamente liquido.
Negli altri generi di romanzi il concetto è più profondo: non avendo la possibilità di rivelare un segreto – inteso come epifania “magica” –, i personaggi devono scoprire la liquidità del loro mondo attraverso le azioni proprie o di altri personaggi, un evento, un momento di riflessione interiore. Si tratta, in poche parole, di generare un conflitto e la sua successiva risoluzione che crei nel personaggio una sensazione di incertezza.
Facciamo qualche esempio: potremmo decidere che il nostro protagonista, un agricoltore devoto alla famiglia, scopra che la moglie, con la quale è sposato da più di dieci anni, lo tradisce con il proprietario terriero dei suoi appezzamenti. Questa scoperta/epifania farà scattare nel nostro personaggio la crisi delle certezze e, di conseguenza, la consapevolezza della liquidità sociale: scetticismo, apatia e complotti prenderanno il posto dei pensieri d’amore e l’intera visione della società che lo circonda cambierà radicalmente – potrebbe pensare che anche la vicina di casa era a conoscenza del tradimento o che perfino il cane non lo avesse “avvertito” a dovere.
Ovviamente bisogna saper deviare la definizione di Bauman – forse travisandola un po’ – per rendere al meglio il suo utilizzo nella scrittura. Per i più coraggiosi, si potrebbe addirittura ambientare un romanzo nella nostra società e far sì che la sua trama e la sua premessa siano lo stesso pensiero, in tutte le sue sfaccettature, del sociologo polacco. Se volete approfondire, ecco il link a uno dei saggi più rappresentativi di Bauman: Modernità Liquida.
Quando scrivete un romanzo, siete pienamente coscienti del fatto che la storia deve essere intrigante; quale modo migliore di renderla se non attraverso una crisi interiore? Una rivelazione che ribalti le certezze dei vostri protagonisti, che metta in dubbio il loro mondo. Abbiamo tantissimi esempi emblematici di questa struttura: Anna Karenina, perché la pacata Anna non si sarebbe mai sognata di tradire Karenin; Il barone rampante, vivere sugli alberi ha creato un ribaltamento delle convinzioni sociali; 1984, che di per sé è un’investigazione dell’interiorità di un uomo che scopre la brutalità del mondo in cui vive; Harry Potter, un bambino che scopre di essere un mago e tutto ciò che lo circonda diventa eccezionalmente liquido, pieno di incertezze sul futuro.
Insomma, ogni buona letteratura ha in sé un “ribaltamento”, interno o esterno che sia. La definizione di Bauman può aiutare noi scrittori a ragionare su un processo che vediamo mettersi in moto ogni giorno e adattarlo ai nostri romanzi.
Devo precisare, che il concetto di Bauman, seppur presenti dei lati “oscuri”, non è necessariamente una “crisi negativa”. La rivelazione può perfettamente essere intesa come positiva: la scoperta di un’eredità, ad esempio. Ciò che ne consegue, in un modo o nell’altro, deve però portare i personaggi a un conflitto, come è indispensabile in ogni buon romanzo. Ecco un approfondimento: Scrittura Creativa – gli elementi di una buona trama & Scrittura Creativa – il fulcro di un romanzo
Nella moderna vita liquida non esistono legami permanenti e quelli che stringiamo devono essere allentati per permettere loro di sciogliersi quando cambiamo le circostanze.
***
Spero che anche questo articolo vi abbia dato qualche spunto di riflessione per i vostri lavori presenti o futuri. Il prossimo uscirà venerdì 5 ottobre 2018. Per chi si fosse perso i precedenti:
Scienze Umane per scrivere: come usare la psicologia in un romanzo
Scienze Umane per Scrivere: sopravvivenze psichiche e tradizioni
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A presto,
Gloria
9 risposte a “Scienze Umane per Scrivere: la società liquida e come descriverla”
Complimenti, un articolo bello e istruttivo! La sociologia mi ha sempre interessato perché fa parte del lascito dei nostri anni, positivo e negativo. Eravamo pure un po’ troppo sociologi dilettanti, diciamolo pure. Non ho letto Zygmunt Bauman e so qualcosa della società liquida da articoli di giornale, che non sono un granché ma comunque meglio dello zero assoluto 😮
Auguri per tutto e buon pomeriggio👍
Giovanni
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Grazie mille, Giovanni! 😀
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Quello che va detto va detto. G
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Ottima analisi. Ho letto Vita liquida ma non avevo mai pensato ad applicare le teorie di Bauman alla scrittura. Proverò ad applicare questa tecnica per le mie prossime storie.
Articolo molto interessante, grazie Gloria.
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Grazie, Chris!
Sì, ho dovuto “fuorviare” leggermente alcuni aspetti, ma credo si possa applicare benissimo alla scrittura! 😘
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