Un ottimista sta alzato fino a mezzanotte per vedere il Nuovo Anno. Un pessimista sta alzato per accertarsi che il vecchio anno se ne vada via.
Bill Vaughan
Cari lettori, amici, compagni di viaggio…
Questa è una lettera, un po’ rivolta a me e un po’ rivolta a voi. Il 2019 è stato il secondo anno insieme. Ho aperto questo blog a gennaio del 2018, e ho scritto 152.562 parole. Tutte pensate, tutte volute, e spero tutte utile per voi. Niente male, senza modestia, ne sono orgogliosa.
Prima delle cose belle, qualche goccia di malinconia. Molti dei miei progetti professionali e privati sono andati in fumo nel 2019. Le cose, le congiunzioni astrali o che so io non sono andate nel verso giusto. Ho dovuto rimandare molti sogni, senza però chiuderli in un cassetto: sono lì e li vedo e li coccolo per questo 2020.
Ho letto più libri del solito, ho lavorato più dei primi anni, ho avuto successo nel mio piccolo e ho conosciuto tante persone positive, lasciando indietro quelle che non mi facevano del bene. C’è ancora qualcuno da depennare dalla mia lista, ma sono sicura che quest’anno mi aiuterà. Non mi lamento, non voglio. Ho ottenuto più di quanto speravo, meravigliandomi di cose che non credevo importanti. Ho vissuto la mia famiglia, l’ho amata, e ho vissuto i miei amici, li ho amati.
Non ho altre parole se non grazie. Grazie per la felicità e la serenità; grazie anche per i dispiaceri che mi hanno insegnato il valore di ogni cosa; grazie perché ho imparato molto e grazie perché ho ancora tanto da imparare. Grazie per l’autunno più colorato, e grazie per questo ultimo dell’anno con il sole. Grazie per i miei amati gatti, Simba, Raja e la piccola Morgana; grazie per la mia famiglia, grazie per la mia dolce metà. Grazie per Pomodori verdi fritti al Caffè di Whistle Stop e grazie per Se i gatti scomparissero dal mondo. Grazie al film Roma, grazie per le giornate di pioggia e per la spolverata di neve. Grazie per i pomeriggi insieme, per le parole scritte e per quelle non dette. Grazie alla mia nonna, che so che mi guarda. Grazie all’angelo che so che mi ascolta. Grazie per i miei pesciolini, ancora tre e tutti vivi, e grazie ai miei dolci amici pelosi, Diablo e King da lassù e Arturino qui ai miei piedi. Grazie mamma e grazie papà, e grazie alla sorella più gaia che c’è. Grazie ai miei autori, alcuni più scorbutici di altri, e grazie per aver condiviso con me le vostre storie. Grazie a voi lettori, per il supporto e la comprensione. Grazie ai nuovi arrivati: spero di portare un po’ di colore e qualche utile informazione libresca anche a voi!
Insomma, grazie.
Spero abbiate tanto per cui ringraziare anche voi.
Gloria

3 risposte a “Bye-bye 2019: un anno di sfide”
Tantissimi auguri di buon 2020
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Ciao Gloria e Grazie a te!!!
Mi piace leggere ciò che scrivi e serbo i tuoi consigli di scrittura!
Buon 2020
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Tanti carissimi auguri
❤🥂🎉
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