Poesia#3 – Pier Paolo Pasolini – “Alla mia nazione”

Pier Paolo Pasolini - Editor Gloria Macaluso

L’amore comincia a casa. Prima viene la famiglia, poi la tua città o il tuo Paese.

Madre Teresa di Calcutta

Di Pasolini molte poesie mi hanno colpita. Da Supplica a mia madre “Tu sei la sola al mondo che sa / del mio cuore / ciò che è sempre stato / prima d’ogni altro amore” a Mi alzo con le palpebre infuocate “La fanciullezza smorta nella barba / cresciuta nel sonno, nella carne”. E ne avrei potuta trattare un’altra, ma Alla mia nazione, oggi, mi sembrava più adatta.

Si tratta di un Paese che marcia tra le rovine; qualcuno – non ricordo chi e me ne pento – diceva che l’Italia è un Pese di mosche che abitano la carcassa di un cavallo e si vantano “Guardate da che animale nobile proveniamo!”. Sì, parlano dell’antica Roma, ma sempre mosche rimangono. Non sono d’accordo, non del tutto almeno.

Questa è una critica alla società, alla religione, all’ipocrisia e ai bigotti. Una critica ai “mezzucci”, agli -ucci tutti.

Ma lascio la scena e alzo il cappello alle parole di Pasolini, che più di altre hanno preso il senso di ciò che il futuro prometteva. Non è polemica, ma realtà e non è per punire, ma insegnare e magari cambiare in meglio.

Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!

Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.

E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.

Alla mia nazione, La religione del mio tempo, Pier Paolo Pasolini


Poesia#1 – Poeti futuri di Walt Whitman

Poesia#2 – Dacia Maraini (e le sue sorelle)

A presto,

Gloria

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